La Valle d’Itria

La Valle d’Itria è una propaggine delle Murge, collocata tra le province di Bari, Brindisi e Taranto. I suoi centri principali sono Martina Franca, Cisternino, Locorotondo, Fasano, Ostuni defilata più a sud e ovviamente Alberobello, che è la capitale dei trulli, se ne contano circa 1.500, caratteristiche abitazioni disseminate per tutta la Valle con il tetto a cono e i pinnacoli abbelliti da simboli religiosi, mistici o propiziatori, costruite così nel ‘600 dai contadini che qui si insediarono perché facilmente smantellabili per evitare che il conte di Conversano pagasse i tributi in caso di visita ispettiva regia. È un sito Patrimonio dell’Unesco dal 1996.

Martina Franca dista circa 50 km dal mio paese, per raggiungerla basta andare verso est a Mottola e da lì prendere la SP53 che attraversa il Bosco di Sant’Antuono con continui mangia-e-bevi arrivando alle porte di Martina Franca. È il centro principale della Valle d’Itria, caratterizzata dal barocco dei suoi palazzi, come il Palazzo Ducale, dove si tiene il Festival della Valle d’Itria e delle sue chiese. Numerose sono le masserie nel suo territorio, insieme di più edifici, a volte fortificato che costituiva il nucleo delle attività contadine durante il latifondo, tipiche della Puglia, ora anche adibite a B&B o hotel lussuosi. Famoso è il capocollo di Martina Franca. Di qua attraversando il nucleo principale e andando verso il mare è possibile godere di un balcone panoramico che guarda alla Valle con Cisternino a sud-est, Locorotondo di fronte, con Fasano dietro che guarda verso il mare e Alberobello più a nord. Procediamo dunque in discesa verso Cisternino, in provincia di Brindisi, dove attraverso una serie di saliscendi si arriva in 11 km. Cisternino, insieme agli altri paesi della Valle d’Itria, fanno tutti parte dei Borghi più belli d’Italia, l’associazione del Touring Club, il centro storico tra dedali di vie, archi e case imbiancate a calce è molto suggestivo.

Di qua prendendo la statale 172 detta dei trulli, in 10 chilometri si arriva a Locorotondo, visibile a distanza il suo aspetto di case bianche poste in cerchio (da cui il nome), famosa oltre che per il suo centro storico e il suo balcone panoramico, anche per il suo vino bianco DOC. Da Locorotondo, dopo un caffè, si procede verso nord sempre sulla statale per Alberobello dove si arriva dopo 9 chilometri.
Qui basta andare verso la zona dei trulli per ritrovarsi in un posto da favola, trulli presenti in ogni dove, foresta di pinnacoli e simboli esoterici che appaiono tra strette viuzze in salita, turisti che si aggirano stupefatti con lo sguardo all’insù e che poi spariscono all’interno di queste strane abitazioni, sembra di ritornare bambini o di rivivere le avventure di Alice nel paese delle meraviglie.

Da Alberobello si può procedere verso Noci sulla SP235 e poi prendere per Gioia del Colle o per Mottola oppure tagliare direttamente verso Mottola e “perdersi” completamente nella campagna tra le masserie di Alberobello con pochissimo traffico. La strada a volte cede il passo a strappi a doppia cifra che appaiono all’improvviso, come quello in località Chiancariello, ma si pedala sempre piacevolmente, fino a incrociare la strada dell’andata all’altezza di un allevamento di cavalli e asini, sempre molto belli da vedere. Si rientra velocemente a Mottola da dove poi la strada provinciale dell’andata ci porta sotto lo strappo della Renella che di solito si fa con la corona grande e poi due veloci rettilinei sotto la Madonna del Carmine ci portano al paese di partenza.

Distanza 130 KmDislivello 1.200 mTempo medio di percorrenza 5 h

La traccia del giro (in formato .gpx) verrà fornita ai partecipanti prima del giro.

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